
Estate 2024. Io e mia moglie ci siamo avventurati in camper alla scoperta della Basilicata, una terra ruvida, autentica, che sa sorprendere chi ha voglia di andare oltre le strade battute. Un viaggio lento, fatto di curve strette, salite impensabili e strade così tortuose da farci dubitare della scelta del mezzo… ma che fascino indimenticabile.
Siamo partiti da Sant’Angelo Le Fratte, un paese incastonato nella roccia, dove le facciate delle case diventano tele per murales che raccontano la storia, l’arte e le passioni della sua gente. Le sere lì profumavano di brace, di erba di montagna e del primo calice di Aglianico, il vino scuro e robusto che ci avrebbe accompagnati per tutto il viaggio.
Poi il silenzio e la pace del Lago Sirino, una pausa rigenerante tra i riflessi verdi delle montagne. Da lì, direzione Metaponto: terra di mare e di Magna Grecia, dove le colonne doriche dei templi ci hanno riportati alle origini, tra storia millenaria e sabbia rovente sotto i piedi.
Dopo una sosta ristoratrice a Matera, con i suoi Sassi bruciati dal sole e le notti illuminate da lanterne e voci, abbiamo proseguito per Craco, la città fantasma, ora visitabile solo con guida per motivi di sicurezza. Un silenzio potente, interrotto solo dai nostri passi su pietre dimenticate. Poi Aliano, il paese di Carlo Levi, avvolto da calanchi lunari e da una calma quasi surreale.
Pietragalla ci ha accolti con i suoi “palmenti”, antichi depositi scavati nel tufo, e poi Venosa, patria del poeta Orazio e di una delle cantine più iconiche della regione. Qui l’Aglianico è religione, ma non sono mancate le sorprese: la Basilicata è piena di piccole birrerie artigianali, spesso nascoste in borghi minuscoli, dove abbiamo scoperto gusti inaspettati, brassati con acqua di sorgente e passione vera.
Il cibo? Straordinario. Dagli strascinati con peperoni cruschi, ai formaggi stagionati nei sottoscala delle case contadine, fino alle carni alla brace servite in piatti di terracotta. Ogni tappa è stata un incontro con sapori antichi, mai banali.
Un viaggio difficile da raccontare, ma impossibile da dimenticare. La Basilicata ci ha conquistati con la sua bellezza imperfetta, la sua lentezza, il suo modo silenzioso ma potente di farsi amare.