Torino 2025 una città che sorprende ad ogni passo

TORINO 2025

Torino: un viaggio tra storia, piazze e suggestioni

La mia visita a Torino è stata un’esperienza intensa, tra eleganza, storia e dettagli che rendono questa città unica. La prima impressione è quella di una città ordinata e pulita, con edifici imponenti che trasmettono solidità e memoria. Ogni piazza, ogni via, ha un carattere che sorprende.

Il cuore della città è Piazza Castello, con il maestoso Palazzo Madama, sede di storia e arte, e poco distante la Cattedrale di San Giovanni Battista, che custodisce la Sacra Sindone. Camminando verso Piazza San Carlo, con i suoi caffè storici e l’atmosfera elegante, si percepisce il volto aristocratico di Torino. Non lontano, Piazza Carlo Emanuele II racconta invece una Torino più raccolta e intima.

Il percorso mi ha portato attraverso luoghi iconici e curiosi: il Portone del Diavolo e gli Occhi del Diavolo, simboli della Torino esoterica, insieme a Piazza Statuto, punto considerato oscuro e misterioso nella simbologia cittadina. Di giorno o di notte, la città svela il suo volto doppio: tra chiese e demoni, tra spiritualità e leggende.

Non sono mancati momenti di vita quotidiana: la passeggiata tra i banchi coloratissimi di Porta Palazzo, il mercato coperto più grande d’Europa, con le sue mille voci e sapori, e la scoperta delle antiche ghiacciaie sotto di esso. Camminando in via Pietro Micca si respira la Torino ottocentesca, elegante e lineare, mentre le Gallerie Subalpina e San Federico mostrano la raffinatezza della città borghese, veri gioielli architettonici.

Tra gli spazi verdi ho visitato i Giardini Reali, che regalano un’oasi di pace nel cuore della città, e il Parco del Valentino, affacciato sul Po, con la romantica Panchina degli Innamorati. Proprio lungo il fiume si trovano i celebri Murazzi, gli storici magazzini ottocenteschi scavati lungo gli argini per custodire barche e materiali. Nel tempo questo luogo è diventato simbolo della vita notturna torinese e laboratorio di creatività musicale: qui hanno trovato spazio concerti, club e serate che hanno segnato intere generazioni, rendendo i Murazzi un punto di riferimento per la musica e la socialità della città.

Sul fronte religioso, oltre alla Basilica di Superga, mi hanno colpito la suggestiva Chiesa di Santa Maria del Monte e la Basilica di Santa Maria della Consolata, entrambe testimoni di una fede popolare e sentita, che convivono con i tanti simboli misterici della città.

Non ho mancato i grandi classici: la Mole Antonelliana con il Museo del Cinema, il Museo della Rai, il Museo Egizio e il commovente Mausoleo del Grande Torino. Senza dimenticare un passaggio per Palazzo Saluzzo, un altro tassello del patrimonio nobiliare cittadino.

Avrei voluto chiudere la giornata con il tipico Bicerin, la storica bevanda torinese di caffè, cioccolato e crema di latte, ma purtroppo lo storico locale era chiuso per ferie, come molti altri esercizi in città nei giorni subito dopo Ferragosto. Una piccola delusione, rimandata però con piacere alla prossima visita.

Torino è tutto questo: piazze incantate di notte, strade che raccontano storie, mercati vivi e gallerie eleganti. Una città sorprendente, che unisce ordine e bellezza, ma purtroppo non immune all’inciviltà: scritte che rovinano monumenti e padroni di cani che non raccolgono, piccoli segni di maleducazione che stonano con l’immagine di una città altrimenti straordinaria.

Un viaggio che consiglio a chiunque voglia vivere una città che non si limita a farsi vedere, ma si lascia davvero conoscere.



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