my works

Operatore specializzato con oltre 30 anni di esperienza nei lavori in quota, ambienti confinati e cantieri complessi. Certificato IRATA Level 1 e abilitato al lavoro in fune modulo A, ho costruito la mia carriera affrontando ambienti ostili con professionalità e massima attenzione alla sicurezza.
La mia esperienza spazia dalla manutenzione industriale (macchine da stampa, forni UV/IR, presse automatiche) alla conduzione di macchine movimento terra e mezzi d’opera, fino alla formazione di squadre operative per l’utilizzo dei DPI e la sicurezza in ambienti critici.

Negli anni ho contribuito a numerosi progetti di costruzione e manutenzione di edifici storici ed iconici presso Barbieri Costruzioni e altre realtà del settore, mantenendo sempre alta l’attenzione al miglioramento dei processi e alla gestione del rischio. Parallelamente, ho coltivato la mia passione per il soccorso e la formazione, ricoprendo ruoli di istruttore e formatore certificato in materia di sicurezza e salvataggio in spazi confinati e ambienti acquatici.

Appassionato di alpinismo, sci alpinismo e fotografia, porto in ogni progetto la determinazione e la precisione che derivano dall’affrontare le sfide più impegnative, in quota come nella vita professionale.

Motto personale:
“Preparazione e sicurezza prima di tutto: affrontare ogni sfida con competenza e passione.”


Ispettore DPI di III Categoria Certificato Kong: la mia esperienza tra sicurezza, competenza e responsabilità

Ogni giorno, migliaia di lavoratori operano in quota, appesi a una linea di vita, affidandosi completamente ai propri dispositivi anticaduta. Ma quanti sanno che questi strumenti – come imbragature, moschettoni, caschi e cordini – appartengono alla categoria più alta di dispositivi di protezione individuale e devono essere controllati regolarmente da un ispettore qualificato?

Oggi voglio raccontarti la mia esperienza: come sono diventato Ispettore DPI di III categoria certificato Kong e perché questo ruolo è così cruciale per la sicurezza di tutti.


Chi sono e da dove nasce il mio percorso

Mi chiamo Gianluca Ugoletti, e da anni opero nel settore della sicurezza sul lavoro e dei lavori in quota. Il mio interesse per la formazione continua e la qualità degli strumenti che usiamo ogni giorno mi ha portato, nel 2024, a intraprendere un percorso formativo con Kong S.p.A., azienda italiana di eccellenza nella produzione di attrezzatura per alpinismo industriale e dispositivi anticaduta.

Il mio obiettivo era chiaro: ottenere la certificazione ufficiale per ispezionare DPI di III categoria, secondo quanto richiesto dal Regolamento UE 2016/425 e dalle norme EN 365 e EN 364, che regolano l’ispezione periodica di questi dispositivi.


Cosa sono i DPI di III categoria e perché serve un ispettore certificato

I DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) di III categoria comprendono tutti quei dispositivi che proteggono da rischi gravi o mortali, come cadute dall’alto. Rientrano in questa categoria:

  • Imbracature anticaduta
  • Cordini e assorbitori di energia
  • Connettori (moschettoni)
  • Caschi di protezione per lavori in quota
  • Tripodi, carrucole, discensori, linee vita portatili

Secondo la normativa, questi dispositivi devono essere sottoposti a ispezione almeno una volta all’anno, da parte di una figura competente e certificata dal produttore. Un controllo fatto “a occhio” o da personale non qualificato non è sufficiente e non è conforme alla legge.


Il mio percorso di certificazione con Kong

La formazione Kong è stata seria, approfondita e molto pratica. Ecco com’è andato il mio percorso:

  1. Modulo teorico: studio dei materiali, standard normativi, meccanismi di usura, modalità di identificazione dei DPI.
  2. Modulo pratico: ispezione reale di decine di dispositivi, valutazione di danni, test di funzionalità, uso della strumentazione (lenti, dinamometro, database).
  3. Esame finale: prova scritta + prova pratica davanti a un tecnico certificatore Kong.

Al termine ho ricevuto il certificato ufficiale Kong, con numero identificativo e validità annuale, che attesta la mia abilitazione all’ispezione di dispositivi anche non prodotti da Kong, purché compatibili con le specifiche ispezionabili.


Come si svolge una vera ispezione DPI

Ogni controllo che effettuo segue una procedura rigorosa e documentata. Ecco i passaggi principali:

  • Identificazione del DPI (marca, modello, numero seriale, lotto, anno di produzione)
  • Verifica documentale (manuali, certificazioni, storico delle ispezioni precedenti)
  • Controllo visivo e tattile (cuciture, abrasioni, deformazioni, segni di corrosione)
  • Test funzionali (chiusura moschettoni, scorrimento, sistemi autobloccanti)
  • Registrazione nel report digitale, con foto e note
  • Apposizione di etichetta identificativa con firma ispettore e data prossima revisione

Ogni DPI ispezionato viene poi archiviato in un registro che posso fornire in formato digitale o cartaceo all’azienda.


Un caso reale: quando un controllo ha fatto la differenza

Durante una delle mie prime ispezioni post-certificazione, mi è capitato di esaminare una longe con assorbitore di energia apparentemente in buono stato. Tuttavia, aprendo l’involucro dell’assorbitore (operazione prevista dalla checklist), ho trovato segni di infiltrazione d’acqua e corrosione interna che rendevano il DPI inutilizzabile.

L’operatore che la utilizzava era ignaro del danno. Questo caso ha dimostrato, ancora una volta, che non basta guardare un DPI: serve aprirlo, capirlo, analizzarlo.


Perché affidarsi a un ispettore certificato

Ecco alcuni vantaggi per aziende e lavoratori:

  • Conformità normativa garantita (eviti sanzioni e responsabilità civili)
  • Maggiore sicurezza per chi lavora in quota
  • Tracciabilità completa dei dispositivi ispezionati
  • Durata prolungata dei DPI, grazie a una manutenzione consapevole
  • Consulenza tecnica dedicata su prodotti, usura e sostituzioni

Conclusione: ispezionare è prevenire

Diventare ispettore DPI di III categoria certificato Kong è stato un passo importante nel mio percorso professionale, ma anche una grande responsabilità. Ogni ispezione che faccio contribuisce a creare un ambiente di lavoro più sicuro, più consapevole, più sostenibile.



Dalla formazione al campo: il mio percorso come Ispettore DPI di III categoria certificato CAMP

In un settore dove la sicurezza non ammette compromessi, la conoscenza approfondita dei dispositivi di protezione individuale (DPI) è fondamentale. Non basta utilizzarli: serve verificarli, capirne lo stato, riconoscere i segnali di usura, saper decidere quando un DPI è ancora affidabile… e quando non lo è più.

Per questo motivo ho scelto di diventare anche Ispettore certificato CAMP S.p.A.


CAMP: una scelta di competenza e affidabilità

CAMP è sinonimo di qualità italiana, innovazione e attenzione alla sicurezza verticale.

Il corso è stato articolato in moduli intensivi, con un mix equilibrato di teoria, simulazioni e analisi approfondita dei prodotti. Dopo un esame finale che includeva sia test scritti sia prove pratiche, ho ottenuto il titolo ufficiale di Ispettore DPI III categoria riconosciuto da CAMP, abilitato all’ispezione dei dispositivi prodotti dall’azienda e compatibili.


L’ispezione: molto più che “dare un’occhiata”

Il controllo professionale di un DPI non è mai improvvisato. Ogni dispositivo ha un ciclo di vita, materiali specifici, punti critici e limiti di utilizzo. Il mio compito è analizzare, documentare, e garantire l’idoneità o il ritiro del prodotto.

Cosa comprende una verifica completa.

Tutto ciò avviene in pieno rispetto delle normative e delle indicazioni tecniche fornite da CAMP stessa.


Ed è proprio su questo che si concentra il mio lavoro come Ispettore certificato per i DPI di III categoria Skylotec: accertare che ogni singolo dispositivo sia sicuro, integro, e conforme alla normativa vigente.


Una qualifica che va oltre la teoria

Dopo anni di esperienza sul campo, ho deciso di consolidare le mie competenze diventando anche Ispettore DPI di III categoria autorizzato Skylotec.

Ho scelto Skylotec per un motivo preciso: l’azienda è riconosciuta in tutta Europa per l’eccellenza ingegneristica dei suoi DPI e per l’accuratezza dei suoi protocolli di ispezione. La loro formazione non è un semplice corso, ma un processo tecnico-metodologico rigoroso, articolato in sessioni operative e valutazioni pratiche.


La procedura di ispezione: non un’opinione, ma una norma

Ogni DPI di III categoria – come previsto dal Regolamento (UE) 2016/425 – richiede una verifica annuale condotta da un tecnico qualificato. Il mio intervento non è soggettivo: segue le linee guida Skylotec, la norma EN 365, e integra strumenti di controllo certificati.

Tutto è documentato in modo tracciabile, secondo gli standard richiesti da audit ISO 45001 o controlli ASL.


Ho conseguito la certificazione IRATA L1: il primo passo nel mondo del lavoro su fune professionale

Ci sono traguardi che segnano l’inizio di un percorso più che la fine di uno. Il mio ingresso nel mondo IRATA – con il conseguimento del livello 1 (L1) – è proprio uno di questi. Un punto di partenza, solido e qualificato, che apre le porte a un ambito professionale altamente specializzato: i lavori su fune secondo lo standard IRATA International.

In questo articolo voglio raccontarti in cosa consiste questa certificazione, cosa comporta ottenere il livello 1, e perché ho scelto di formarmi presso il centro autorizzato Kong Training Center.


Cos’è IRATA e perché è un riferimento mondiale

IRATA (Industrial Rope Access Trade Association) è l’associazione internazionale che definisce gli standard più elevati per il lavoro in fune in ambito industriale. Nata nel Regno Unito per rispondere alle esigenze delle piattaforme offshore, oggi è riconosciuta a livello globale in settori come:

  • edilizia in fune
  • ispezioni strutturali
  • energia eolica
  • impianti industriali
  • lavori in ambienti confinati o di difficile accesso

L’approccio IRATA si distingue per l’altissimo livello di sicurezza, tracciabilità e formazione continua. Ogni tecnico è formato secondo un sistema a 3 livelli (L1, L2, L3), con ore minime documentate tra un livello e l’altro.


Perché ho scelto di diventare un tecnico IRATA L1

Lavorando nel campo della sicurezza sul lavoro e degli accessi verticali, sentivo la necessità di completare il mio profilo con una certificazione riconosciuta a livello internazionale. L’IRATA non è solo una “patente”, è un metodo operativo rigoroso, incentrato sulla prevenzione, sulla ridondanza dei sistemi e sulla gestione dell’emergenza in quota.

Il livello 1 mi consente di:

  • Lavorare come operatore su fune in sistemi IRATA supervisionati
  • Eseguire manovre di base in salita e discesa, cambio corde, passaggi fra ancoraggi
  • Conoscere e applicare i sistemi di backup, i nodi e le tecniche di ancoraggio sicure
  • Collaborare in team IRATA sotto la guida di tecnici L3

Perché il centro di formazione Kong

Ho scelto di seguire il corso presso il Kong Training Center, una delle poche strutture italiane accreditate IRATA, per diversi motivi:

  1. Struttura professionale e attrezzata: il centro dispone di un impianto indoor completo, con torri, travi, ancoraggi e ostacoli realistici, simulando situazioni operative concrete.
  2. Formatori di livello internazionale: istruttori certificati IRATA con anni di esperienza nel settore, non solo teorica ma reale, sul campo.
  3. Supporto didattico completo: il corso prevede 5 giorni di formazione intensiva + 1 giorno di valutazione con esaminatore esterno IRATA.

Durante il corso ho imparato molto più delle sole manovre: ho assimilato un metodo mentale di analisi del rischio, comunicazione operativa, gestione dello stress e cura dell’attrezzatura.


Cosa ho imparato concretamente

Tecniche acquisite:

  • Risalita e discesa su doppia corda (working + backup)
  • Passaggio di deviazioni e frazionamenti
  • Cambio corda a metà percorso
  • Auto-recupero e tecniche base di soccorso
  • Posizionamento al lavoro in sospensione
  • Corretto uso dei DPI e delle attrezzature certificate

Valori appresi:

  • Disciplina operativa
  • Comunicazione codificata in quota
  • Rispetto delle procedure e dei controlli incrociati
  • Tracciabilità e registrazione continua delle attività

Cosa succede ora

Con la certificazione IRATA L1 in tasca e il mio Worker Logbook ufficiale, inizio ora il mio percorso professionale operativo su fune. Ogni ora di lavoro che svolgerò sarà registrata, firmata e controfirmata da un supervisore IRATA. Dopo almeno 1.000 ore documentate potrò accedere al livello 2.

Questa progressione, controllata e meritocratica, garantisce che ogni tecnico IRATA abbia esperienza reale verificabile prima di assumere maggiori responsabilità.


Perché consiglio IRATA a chi vuole lavorare su fune

✅ È una certificazione riconosciuta e richiesta in tutto il mondo
✅ Ti forma secondo un sistema sicuro, standardizzato e altamente tracciabile
✅ Apre sbocchi lavorativi in settori ad alta specializzazione (eolica, industriale, offshore)
✅ Ti mette in rete con una community di professionisti qualificati
✅ Ti abitua a lavorare in team e con attenzione totale alla prevenzione


In conclusione

Conquistare l’attestato IRATA L1 non è stato semplice: 6 giorni intensi, prove pratiche, teoria, stress fisico, concentrazione costante. Ma ogni minuto ne è valsa la pena.


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